Un bosco in una metropoli? A Milano c'è e si chiama “Bosco Verticale”

03/02/2016

Per chi vive in città, soprattutto nelle metropoli, il desiderio di verde è spesso molto forte e trovare degli spazi con alberi e piante può essere una chimera! Gli spazi in orizzontale sono pochi… e allora perché non costruire un bosco nell’altra direzione? Inaugura così nel 2014 un’opera architettonica famosa in tutto il mondo: il “Bosco Verticale” nel quartiere Isola di Milano.

Questa architettura green è composta da due palazzi residenziali a torre nati dalle menti degli architetti e progettisti Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra

Il Bosco Verticale è (come dice lo stesso Boeri) “Una casa per gli alberi che ospita gli umani”, un nuovo concetto abitativo dove convivono circa 1000 specie di piante con confortevoli appartamenti, con lo scopo di  incrementare la biodiversità vegetale ed animale della città e contribuire alla mitigazione del microclima. 
Ma ci pensate quanto bello è potersi svegliare con il profumo del bosco e i suoni della natura nel bel mezzo di Milano?



E’ interessante vedere anche come la costruzione si trovi e si collochi perfettamente in una zona che ha subìto di recente un’interessante riqualificazione urbana e architettonica: Il Bosco Verticale si trova infatti all’interno del Progetto Porta Nuova
 nell’area del Centro Direzionale di Milano, proprio davanti e intorno alla stazione ferroviaria di Porta Garibaldi. In zona ci sono altri palazzi green, zone ecologiche, orti urbani e aree in via di veloce riqualificazione davvero molto interessanti.


Il Bosco Verticale ha inoltre vinto importantissimi premi: dopo l'International Highrise Award ricevuto nel 2014, si è anche nel 2015 aggiudicato il premio come «grattacielo più bello e innovativo del mondo», secondo una classifica redatta dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat.

Questo è davvero un esempio di come l’architettura, anche nelle metropoli, possa integrarsi con intelligenza e armonia e rendere più sostenibile e bello il nostro paesaggio urbano. Speriamo che questa direzione “green oriented” sia sempre più utilizzata e amata anche dagli stessi abitanti delle città metropolitane :)




[Photo credits: 
Josef Grunig (foto copertina)] 




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